9/12/2019

La manutenzione e le normative vigenti

Spieghiamo di seguito quali sono le regole che disciplinano la pulizia e la manutenzione (ordinaria e straordinaria) della caldaia a gas negli impianti domestici e all’interno di centrali termiche
La manutenzione ordinaria  della caldaia e l’analisi di combustione (con rilascio del bollino blu)https://www.reggianagas.com/bollino_b_small.jpg sono obbligatorie per legge. La revisione della caldaia obbligatoria va espletata  secondo la periodicità indicata sul libretto delle istruzioni della caldaia che c’è stata montata a casa. Il Decreto del Presidente della Repubblica numero 74 del 2013, che disciplina la materia riguardo il funzionamento degli impianti di riscaldamento, indica alcune regole e determinati parametri a seconda della potenza termica dell’impianto. In caso di guasti o se la caldaia dovesse dare  problemi sarà necessario chiamare un tecnico del riscaldamento o una ditta abilitata per legge.


Il costo della revisione e la manutenzione ordinaria della caldaia
Il costo della revisione/manutenzione della caldaia può variare da 60, 80 oppure 100 euro, a seconda dei casi, e bisogna, ovviamente, rivolgersi a una persona competente che può essere sia l’installatore,  sia un manutentore specifico addetto all’assistenza di caldaie anche plurimarca. Non vi è alcun obbligo di rivolgersi ad assistenti autorizzati, perché autorizzati lo sono, ma solo dall’azienda costruttrice. La legge dice che chiunque iscritto alla C.C.I.A.  che abbia quindi ottenuto i requisiti di legge in materia di manutenzioni e installazioni di apparati a gas ed elettrici per riscaldamento domestico e industriale, può operare su qualsiasi marca e le aziende produttrici, sono obbligate a fornire a chiunque tutti i ricambi originali.
Nel caso in cui l’appartamento sia affittato, il costo della manutenzione spetta all’inquilino che è anche responsabile dell’impianto in caso di mancanza di deleghe ai manutentori. La manutenzione ordinaria della caldaia consiste nel controllo di delle parti della caldaia più utilizzate generalmente soggette a logorio e deterioramento, come la camera di combustione, le guarnizioni di tenuta, il ventilatore e gli elettrodi di accensione (candelette) e una generale pulizia della caldaia da polveri, rugiada acida e residui della combustione presenti nella caldaia.

Generalmente noi della Reggiana Gas, nell’ambito di piani di manutenzione programmata, per evitare dimenticanze da parte dei nostri clienti,  li contattiamo direttamente poco prima della scadenza, annuale o biennale, per organizzare l’intervento. Inoltre, sui modelli di rapporto dei controlli di efficienza energetica, annotiamo tutte le manutenzioni effettuate e quelle da effettuare, riportando la data prevista per il prossimo controllo della caldaia. È molto importante che le verifiche  vengano effettuate periodicamente e che il proprietario di casa o l’affittuario se ne ricordino: un malfunzionamento della caldaia causa dispersioni dannose per l’ambiente e la nostra salute, oltre innalzare i costi della bolletta per una drastica riduzione dei rendimenti.  Riepilogando; la legge predispone  che il controllo venga effettuato a regola d’arte e che l’addetto alla manutenzione ordinaria e straordinaria  della caldaia effettui il controllo di efficienza energetica e ne riporti i dati sul libretto d’ impianto apponendo la propria firma.


Il libretto della caldaia
Il libretto della caldaia è un po’ la carta d’identità dell’impianto di riscaldamento, infatti segue il suo andamento dalla prima accensione fino alla fine del servizio. Ogni caldaia, poi, deve essere dotata di un libretto di impianto per la climatizzazione.


Il bollino blu della caldaia
Per quanto riguarda, invece, il bollino blu della caldaia, ossia il controllo fumi, la legge è chiara e stabilisce tempi precisi: ogni 2 o 4 anni. La legge non si limita solo a stabilire l’obbligatorietà, ma anche le cadenze del tipo di impianto e di combustibile usato:per le caldaie con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kw, che funzionano con combustibile liquido o solido, i controlli vanno effettuati ogni 2 anni;
  • per le caldaie con potenza superiore a 10 kW e inferiore a 100 kW, che funzionano a gas, metano o GPL, i controlli vanno effettuati ogni 4 anni, motivo per cui la maggior parte degli impianti in Italia è proprio così;

  • per impianti termici con potenza superiore a 100 kW, che funzionano con combustibile liquido o solido, i controlli vanno effettuati una volta l’anno;

  • per le caldaie con potenza superiore a 100 kW, che funzionano a gas metano o GPL, i controlli vanno effettuati ogni 2 anni.

Importante è ricordare che le verifiche eseguite dagli ispettori della sicurezza su sistemi di riscaldamento con caldaie o climatizzatori a pompa di calore non hanno un disciplinare unico. Le Province e i Comuni con più di 40.000 abitanti stabiliscono essi stessi la regolamentazione sui controlli ufficiali.

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